Per spiegare cosa sia la medicina intuitiva potrei raccontare decine di episodi tratti dalla vita quotidiana, ne scelgo uno che mi ha visto nel ruolo di paziente.
Come dovrebbe fare ogni donna, mi sottopongo ai controlli di diagnosi precoce più utili e uno di questi è la visita ginecologica con il PAP test: anni fa il mio PAP test analizzato nel centro di eccellenza dove lavoro non indicava sospetti, ma il ginecologo che mi seguiva disse che qualcosa non lo convinceva. Sentiva che sarebbe stato utile prestare attenzione a un piccolo, minuscolo dettaglio e non riusciva a trovare pace anche con un referto negativo.
Devo dire che nel tempo che intercorse tra il suo primo dubbio e il successivo controllo anch’io ebbi la sensazione che ci fosse un problema: stavo benissimo, non avevo sintomi ma dentro di me, radicata e ineliminabile, c’era la certezza che fosse necessario approfondire. Non ero influenzata da lui, sono sicura, perché con me non espresse mai davvero ciò che pensava: voleva che fossi tranquilla, e lo ero, ma l’idea che nel mio equilibrio un dettaglio fosse anomalo esisteva e non se ne andava.
Quando ricontrollammo ci fu la conferma: il problema esisteva e fui operata. Fui salvata dall’intuito di Mario Sideri prima che dagli esami (che non erano sbagliati, solo che arrivarono dopo a una diagnosi che il sesto senso del medico aveva già afferrato).
La medicina intuitiva non è magia ma un insieme di capacità innate e doti acquisite con lo studio e l’esercizio: è una medicina che non si ferma agli esami strumentali, pure precisi e attendibili, ma va molto più in là. E’ osservare il paziente con enorme, ampia, empatica, aperta attenzione in modo da cogliere sfumature che diversamente sfuggirebbero. E’ l’uso di tutti i sensi, anche quelli meno codificati, per sentire l’equilibrio del paziente.
La medicina intuitiva è molto facilitata dai doni di natura: alcuni di noi nascono con la capacità di leggere l’energia altrui nei dettagli meno visibili, perfino a grande distanza fisica.
Sesto senso, intuito, medianità, fiuto: usate i termini che volete, queste facoltà esistono e sono molto preziose per chi decide di prendersi cura degli altri. Però alcuni talenti si possono risvegliare e sviluppare, se si vuole. Notare i campi energetici, usare tutti i sensi disponibili per fare diagnosi senza abbandonare gli esami strumentali classici aumenta la potenzialità di cura.
Soprattutto, la medicina intuitiva richiede apertura e amore: lungi dall’essere un’idea New Age, l’amore è il motore per la disponibilità all’ascolto e all’osservazione che serve a ogni medico e operatore olistico. Non posso prendermi cura di qualcuno che non amo, almeno nel tempo che serve per inquadrarne l’equilibrio o disequilibrio energetico.
La medicina intuitiva non è magia ma un insieme di capacità innate e doti acquisite con lo studio e l’esercizio: è una medicina che non si ferma agli esami strumentali, pure precisi e attendibili, ma va molto più in là.
— Giovanna Maria Gatti
La medicina intuitiva è molto facilitata dai doni di natura: alcuni di noi nascono con la capacità di leggere l’energia altrui nei dettagli meno visibili, perfino a grande distanza fisica.
Notare i campi energetici, usare tutti i sensi disponibili per fare diagnosi senza abbandonare gli esami strumentali classici aumenta la potenzialità di cura. La medicina intuitiva richiede apertura e amore: lungi dall’essere un’idea New Age, l’amore è il motore per la disponibilità all’ascolto e all’osservazione che serve a ogni medico e operatore olistico.