Il beneficio del repulisti

Nei Tarocchi di Marsiglia l’Arcano Maggiore XIII è il “Senza Nome”, che in alcune versioni è rinominato “la Morte”. Morte cioè repulisti, taglio, eliminazione di ciò che non serve e ha terminato la propria energia. Il concetto di morte è strettamente e direttamente associato alla rinascita della forma nuova.

Per lasciare entrare il nuovo dobbiamo creare lo spazio interiore, che genera un conseguente spazio esterno.

Dentro di noi ogni processo ha una successiva manifestazione esterna: siamo noi a dare origine agli accadimenti del mondo che ci coinvolge. Ecco perché l’atto di ripulire le stanze dal sovrappiù, da tutti gli elementi che non abbiamo mai usato o hanno terminato la loro funzione ha una duplice valenza: c’è un’origine interiore, e l’atto pratico raffigura il passo avanti evolutivo.

Che sia necessario il vuoto per attirare qualsiasi forma di novità è un principio fisico. Ed è un segno di salute mentale. Tenere tutto, accumulare e conservare, addirittura collezionare oggetti: queste attività sono patologiche. Dal punto di vista psichico indicano una grossa difficoltà con i cambiamenti del normale fluire dell’esistenza e una tendenza ossessiva, dal punto di vista energetico provocano un ristagno che grava sugli ambienti, sulla mente e sul cuore.

Vi capita mai di percepire con chiarezza, con qualche sintomo fisico, l’accumulo angosciante di roba nei luoghi dove vi trovate? Non è solo una sensazione, si manifesta anche quando non vedete ciò che gli armadi nascondono: l’aria è pesante, il respiro attraverso il naso diventa simile a quello di chi ha una rinite allergica, starnutite e provate un senso di oppressione. In senso psicosomatico lasciarsi circondare dall’inutile, cioè da ogni oggetto che non sia stato usato negli ultimi 6 mesi, indica la difficoltà a staccarsi e a creare lo spazio. Di fatto, l’illusione di potere fermare il tempo e i cambiamenti attaccandosi a forme esterne, materiali.

“Ci sono le memorie”, mi direte. Certo, ma siete sicure e sicuri che siano utili? La mente e il cuore ricordano, ma gli oggetti trattengono l’energia di chi non c’è più e non sempre fanno un buon servizio. Ci si lega a cose, ma si potrebbe benissimo onorare ciò che è stato senza rendere il passato un macigno sulla strada del presente.