E’ l’opposto: se non ci si concentra sul passato la psicoterapia è più efficace!
Ci siamo abituate e abituati all’idea del ritorno ai traumi dell’infanzia (e/o dell’adolescenza) per spiegare alcuni disagi del presente: molte persone arrivano in psicoterapia convinte che il percorso sarà un lungo cammino sui sentieri remoti per ripescare i codici magici della cura. Se non ci si avventura lì in ogni seduta le aspettative vacillano. Purtroppo, questo approccio non ha un potere terapeutico: aiuta a vedere alcuni aspetti di sé, a trovare spiegazioni parziali, ma non attiva energie costruttive.
Le tecniche di psicoterapia più efficaci non ignorano il passato, ma lo lasciano dove deve stare: in un tempo che non è oggi.
Ripetere molte volte il racconto dei traumi che abbiamo lasciato indietro non fa che portarli nel presente: li vivifica, li carica di energia e rende impossibile liberarsene. Le esperienze vissute hanno un senso, ma non sono il fulcro della guarigione.
In parte le responsabilità per le aspettative nei confronti della psicoterapia dipendono da come è raffigurata: nell’immaginario i terapeuti hanno un forte legame con la rievocazione di tremendi dolori passati che, riportati all’oggi, dovrebbero accendere il fuoco della catarsi. Un fuoco si accende, ma la catarsi non avviene: chiarisce parti fino a quel momento oscure, ma c’è bisogno poi di un tocco differente. E’ il tocco dell’oggi, con le sue valenze assolute e le sue profonde differenze rispetto alle false idee sul potere del passato.
Non ci si definisce con un trauma: farlo indica che, tutto sommato, quell’esperienza serve per avere un’identità.
E’ tragico: ritornare alle esperienze del passato come spiegazione e motivo per l’esistenza presente fa vedere che non si desidera davvero uscire dal dolore, dalla rabbia, dal disagio. La verità è che non si è disposti a buttare via qualcosa che ha contribuito a costruire un’identità.
Chiedere l’aiuto psicoterapeutico è una delle migliori idee in un tempo come questo, ma le terapie non sono tutte uguali e i disagi che riguardano migliaia di persone non si risolvono riportando in vita i fantasmi dei traumi passati.