Meditiamo sì, ma con cautela.

Meditare è una procedura di salute: questa affermazione è vera e ha moltissimi studi scientifici a conferma. Il punto è che non tutti sanno come meditare, e non tutti si affidano a una formazione e/o a una guida per percorrere il cammino meditativo.

L’esperienza con la Distensione Immaginativa (dr.ssa Maria Ceriani e Riza Psicosomatica) e con le vie di cura non convenzionali (Ipnosi Regressiva, approcci sciamanici e orientali) e un numero elevato di testimonianze di persone che nel corso di una meditazione condotta male o guidata da una voce registrata hanno avuto esperienze di ansia, panico, senso fisico di soffocamento e tachicardia mi spingono a condividere con voi una riflessione.

Se una tecnica si dimostra efficace per la salute psicofisica andrebbe trattata come tutte le altre procedure di cura: con saggezza, professionalità ed empatia.

Non ci si improvvisa terapeuti, non si guida o si effettua una meditazione senza conoscere i problemi che possono derivare dagli errori di conduzione o di un rilassamento guidato solo da una voce registrata.

La passione meditativa che da alcuni anni dilaga è molto positiva da tanti punti di vista, ma ha anche elementi a proprio sfavore quando è più o meno improvvisata da parte di persone con scarsa esperienza e quasi nulla formazione, che magari sono in grado di indurre il rilassamento, la concentrazione e una risposta favorevole del corpo, ma non riescono poi a gestire i momenti di crisi o l’uscita e il ritorno allo stato di veglia normale.

Esistono alcuni rischi anche quando si acquistano o si scaricano da internet tracce meditative guidate senza averne una buona conoscenza. Come spiego alla “Meditazione della Rosa” del venerdì pomeriggio, in una meditazione si deve sapere entrare e anche sapere uscire: è pericoloso e controproducente affidarsi a guide vocali trovate online o in un cd oppure a corsi per il benessere non certificati perché il fatto stesso che la meditazione funzioni implica una risposta di tutto il sistema fisico.

Mente e corpo rispondono: respirazione, circolazione sanguigna, muscoli, ritmo sonno-veglia, stati emozionali, manifestazioni della pelle. Bisogna essere capaci di gestirli. Lo stesso vale per la Distensione Immaginativa (che infatti va usata in ambito professionale psicosomatico) e per ogni tecnica che porta le persone a un diverso stato di coscienza.

Uso molto il rilassamento guidato e considero le visualizzazioni preziosissime nella Via della Cura, ma creo che sia importante trattare con consapevolezza qualsiasi intrusione nell’equilibrio delle persone: meditare, di fatto, lo è.