Il grande problema dell’amore.

Non si risolve la questione alludendo alla bellezza, alla potenza, alla capacità curativa dell’amore: sono tutte verità dimostrabili, ma in alcune situazioni scivolano addosso come parole vane. Perché l’amore può diventare uno dei più grossi problemi della vita, e sbagliare il tono e il contenuto dei discorsi è un errore fatale: non si aiuta nessuno così.

In studio ricevo molte persone che si trovano, all’improvviso o in modo cronico, in un profondo disagio legato a una relazione sentimentale: può essere stata una fine non accettata a creare lo stato di depressione e ansia, oppure si può trattare di una sospensione o di una modalità attiva di rapporto diventata patologica. Il punto è che il mondo si è ribaltato e le dinamiche precedenti non funzionano più: sembra che la persona amata sia il centro dei pensieri, dell’insonnia, dei respiri, dei desideri, degli incubi o dei sogni. E chi diventa il centro si prende il potere, che lo voglia o no: quando consideriamo qualcuno il dominatore o la dominatrice delle nostre emozioni stiamo regalando il potere che dovrebbe restare nelle nostre mani, e prima o poi ne pagheremo le conseguenze (anche nella salute fisica).

Riflettiamo su cosa sia l’amore: un insieme fisico e psichico, energetico, di sentimenti, emozioni, desiderio, aspettative, senso di protezione e di cura dell’altro. Se ti amo voglio il tuo bene, provo un sentimento per te, per come sei e non per come ti vorrei modificare o raffigurare nella fantasia.  Non è bisogno, non è astrazione senza sesso, non è sesso senza lo spirito del sentimento: Eros e Agape vanno insieme, mi lasciano perplessa le coppie che affermano di avere un amore perfetto e appagante senza l’erotismo. I più antichi riti spirituali e magici avevano molto a che fare con Eros, che la società occidentale ha relegato a una pratica dalla duplice facciata: riproduttiva oppure semi-peccaminosa. L’amore è una completezza emotiva che si esprime senza doverci ragionare, senza pianificazione e con un po’ di segreto, di silenzio, di nulla apparente agli occhi del mondo: guardatevi da chi sbandiera una felicità che potrebbe crearvi invidia, sta tradendo una delle prime regole della magia e della cura (il silenzio sui sentimenti).

Perché un intoppo amoroso crea confusione, ansia, disperazione, aggressività, frustrazione, insonnia, incapacità di lavorare e funzionare normalmente, ossessione e pensiero monotematico? Perché l’idea personale e falsata dell’amore ha spostato il centro di potere: l’altro domina, non si è più centrati in se stessi. Ma anche perché la parola amore ha assunto un significato che non dovrebbe possedere: si è trasformata in POSSESSO. Se rileggiamo i disagi sostituendo il termine possesso a “amore” tutto si spiega, e la cura appare con evidenza: non possediamo chi amiamo, e lui/lei non ci possiede. L’amore è l’opposto del possesso: lo rifiuta perché è esattamente ciò che da cui rifugge. Chi decide di condividere con noi un pezzo di strada lo fa liberamente, non è obbligato: la bellezza e la straordinaria potenza dell’amore stanno lì. Il potere curativo di questa energia assoluta e altissima si basa sulla libertà e sulla spontaneità. Il nostro compagno/a non deve mangiare, dormire, vestire come noi o come noi vorremmo: mantiene la propria unicità, rivendica il suo essere speciale anche nella fusione dei corpi e dell’anima nell’Eros. Molte coppie perdono i confini: si inizia dando per scontato che il/la partner la pensi come noi, calpestando così la perfezione della differenza, e si prosegue su un cammino che inevitabilmente porta al senso di possesso. Che prima o poi indurrà la voglia di scappare, o un’esplosione rabbiosa, o l’indifferenza, o il tradimento. L’amore è un cammino comune e consapevole di due anime, due corpi diversi che scelgono di condividere parti della vita. E’ vero, siamo tutti Uno, ma l’essere umano applica questo concetto in modo distorto: non si possiede chi si ama, il “sono tua, sono tuo” è un bellissimo modo per eccitare Eros ma è solo una formula magica per l’energia sensuale e lascia il tempo che trova. Il centro del potere rimanga sempre in noi: solo così sapremo amare con gratuità, senza aspettative e con la totale dedizione di Eros e Agape. Senza disintegrarci se qualcosa va male.