Guarigione interiore e corpo fisico: attenzione agli eccessi

A volte penso che non dovrei leggere alcuni post nei social network: vivrei con maggiore leggerezza, e di leggerezza (fisica e interiore) ho molta necessità. Il fatto è che non sono ancora riuscita a trovare un mezzo giusto e perfetto: non voglio distaccarmi da un mondo che insegna (internet), ma nemmeno permettere che mi domini.

Dico così perché quasi quotidianamente devo trattenere commenti che altrimenti porterebbero a inutili discussioni: accade quando leggo le pompose dichiarazioni che riguardano la malattia come illusione, come decisione precisa del paziente. La guarigione sarebbe solo un atto di volontà: una volta che sai che sei tu a creare la malattia puoi disfarla senza usare altri rimedi.

A darmi fastidio non è il pensiero in sé, che condivido nella sua essenza: è il modo in cui si semplifica comunicativamente un dramma che colpisce tanta gente. Se fosse facile non esisterebbero malati o sarebbero un’esigua minoranza che, quando vuole, si mette in testa di guarire (e lo fa). Quanto sarebbe bello se la regola fosse sempre rispettata e coinvolgesse le migliaia di pazienti oncologici, per esempio! Quanto vorrei entrare all’istituto dove sono consulente (IEO a Milano) e incontrare solo persone che temporaneamente pensano di stare male, ma tra poco smetteranno e tutto sarà a posto.

Vedete, la questione non è esprimere il vostro parere o quello dei grandi saggi che citate: il punto è che dovreste calarvi nel reale e confrontarvi tutti i giorni con chi soffre nel corpo e nella psiche e vi chiede un aiuto subito, un rimedio tangibile per uscire dal rischio di morire a breve. E dovreste anche usare una certa coerenza evitando, per esempio, di dichiarare in pubblico ciò che in privato non siete capaci di rispettare: molti di voi mi chiedono i riferimenti di miei colleghi medici per questo o quel disturbo che vi ha colpito.

Cosa state facendo, allora? Volete che il vostro nome, Ego, si espanda e raggiunga ogni angolo della Terra? Ve lo auguro, ogni desiderio deve esaudirsi quindi sono con voi in questo anelito di notorietà. Però sarebbe utile ridimensionare il trionfalismo: sono la prima a credere che dentro di noi si nascondano cure più potenti di qualsiasi farmaco, ma ancora nessuno ha saputo identificarle con una precisione che si possa estendere ai tanti che, oggi, adesso, in questo istante, chiedono di essere curati.