L’amore che finisce e la solitudine

Uno dei motivi più frequenti di blocco energetico, depressione, ansia e disagio psicofisico è una relazione d’amore che non funziona. Al di là di vincoli di quotidianità, soldi, casa, economia, abitudini, amici in comune o parenti che premono (ingerenze psicologiche che alcuni trovano impossibile spezzare), c’è la paura della solitudine.

Si rischia di compromettere la salute fisica bloccando desideri di nuovo amore, sesso appagante, aperture del cuore e della mente a una nuova vita per il terrore di affrontare un periodo di solitudine. Ogni obiezione di chi cerca di dare un aiuto reale affonda in un: “E’ più complicato di come tu lo descrivi”. No, non lo è: è solo paura. Dire che è più complicato di così indica che ci si sta nascondendo dietro la propria insicurezza.

La paura è pessima compagnia, e una riflessione sarebbe obbligatoria: si è più soli in una relazione tenuta su con sforzo e necessità di “parlarne”, quindi con un amore ormai trasformato in altro, o senza qualcuno al proprio fianco ma liberi di esistere di nuovo?

A voi la risposta, ma ricordate: l’amore e l’eros sono spontanei, ragionarci su per sostenerli è inutile. E tra la prime cause delle malattie da stress, spesso gravi, c’è una relazione sentimentale diventata disfunzionale.