Chi frequenta il mio studio sa di cosa parlo: alza il volume, scatenati, canta e balla!
Succede a volte che ci si senta oppressi, chiusi, prigionieri, angosciati senza una ragione precisa oppure con una ragione che crediamo di non potere affrontare. Si descrive la situazione con: “Mi sento una pentola a pressione, sto per scoppiare”, “Sono una bomba a orologeria” e affermazioni simili.
Un’energia forte, rabbiosa o triste, indefinibile e inquietante preme dentro: si ha paura di esplodere sul serio, o di morire, o di ferire qualcuno tirandola fuori.
Il mio suggerimento è: esplodere in un ambiente protetto, da soli.
- Si sceglie una musica che susciti emozioni forti.
- Si alza il volume, e non importa se i vicini protesteranno (è una terapia, capiranno).
- Si va al centro della stanza e si urla a squarciagola, si canta, si grida, si tira fuori dalla gola ciò che la musica suscita. Senza freni.
- Se si può (cioè se il corpo lo può fare) si balla in modo libero, senza badare allo stile e al pudore. Si balla vestiti o nudi, con le scarpe o senza, scatenati, si urla e si canta e ci si muove liberi. Liberi, liberi.
La fase successiva vi diventerà evidente dopo alcuni minuti. E posso scommettere che rifarete spesso questo pazzo, efficacissimo e miracoloso esperimento.